«C’era un bell’albero alto, illuminato, vestito di ogni genere di decorazione: tonda, filante, con tante stelle e sotto tanti pacchi colorati; ma non eri in quell’albero, o forse eri solo un ricordo.
C’era una piazza con una lunga fila di piccoli chioschi con doni, candele, giochi, bevande calde, dolci e gente che rideva e brindava; ma non eri in quella piazza, o forse eri solo un’eco lontana.
C’era in una casa una lunga tavolata imbandita di ogni genere di cibi, bevande e dolci, con piatti e bicchieri preziosi, e attorno musica e canti; ma non eri in quella tavolata, se non forse in disparte.
Vidi anche una chiesa tutta solennemente preparata dove si svolgeva una bella liturgia fatta di canti, preghiere, e alla fine auguri e abbracci; ma non eri in quella chiesa, o forse eri troppo nascosto.
Poi, dentro una stanza d’ospedale illuminata da un freddo neon, piena di monitor, tubi e macchinari rumorosi, una mano con un guanto di lattice ha stretto per un attimo quella debole di un anziano che disteso su un letto faticava a respirare, senza poter dire nulla con la maschera che gli nascondeva il volto; e tu eri lì, tutto luminoso e chiaro in quel gesto umano e divino!»
Carissimi, questo Bimbo è così piccolo, bisognoso di tutto, ma è proprio Lui che dà a Maria e Giuseppe l’Amore necessario per andare avanti. Allora anche noi, come Maria e Giuseppe, accogliamo Gesù Bambino, che col suo Amore, ci sprona ad andare avanti, illuminati dalla sua presenza.
Questo Natale, anche se vissuto durante la pandemia, è comunque un “Buon Natale” perché “oggi” Gesù è presente davvero dentro la nostra umanità: Gesù non è più una promessa dei Profeti lontana e distante, ma è presente in mezzo a noi.
Tanti auguri di un sereno Santo Natale a tutti voi!
Don Sebastiano

«Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Matteo 28, 20)