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SAN PIETRO APOSTOLO

Si deve a Pietro, come a Paolo, il grande impulso alla evangelizzazione e alla diffusione della religione cristiana tra coloro che ancora seguivano il paganesimo.

Le fonti sulla biografia di Pietro risalgono al Nuovo Testamento, in particolare ai Quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli, ai quali si potrebbero aggiungere due lettere, che la tradizione cristiana attribuisce a lui, ma sulla cui autenticità si nutrono forti dubbi.

Originario di Betsaida sulla riva nord-orientale del lago di Gennesaret, Pietro dimorava a Cafarnao esercitando il mestiere del pescatore, con il fratello Andrea. Dapprima seguace di Giovanni Battista, questi lo indirizzò a Gesù che lo ebbe tra i primi discepoli e , a Cafarnao, prese dimora in casa sua:

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“18 Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
19 E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». 20 Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.” (Matteo 4, 18-20)

Pietro, tra gli apostoli, è considerato primo tra i dodici:

“2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 3 Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, 4 Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì.” (Matteo 10, 2-4)

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È lui che per primo riconosce Gesù come il Messia, il quale, successivamente, pronuncia le solenni parole che hanno costituito le basi teoriche e giuridiche del primato affermato dalla Chiesa di Roma:

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“13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». 14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»” (Matteo 16, 13-19)

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“18 Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». 19 Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20 Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio»” (Luca 9, 18-20)

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Durante l’ultima cena egli attesta la propria fedeltà a Cristo, il quale predice e racconta del suo triplice rinnegamento prima del canto del gallo:

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“27 Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.
28 Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 29 Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò». 30 Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano anche tutti gli altri.” 
(Marco 14, 27-31)

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Dopo la Pentecoste, Pietro, inizia a Gerusalemme la predicazione di Cristo e della sua messianità. A Pietro è attribuito il primo miracolo dopo la morte di Cristo, la guarigione dello storpio davanti alla porta del Tempio, e la prima conversione di un pagano alla Chiesa, il centurione Cornelio:

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“1 Gli apostoli e i fratelli che stavano nella Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. 2 E quando Pietro salì a Gerusalemme, i circoncisi lo rimproveravano dicendo: 3 «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».
4 Allora Pietro raccontò per ordine come erano andate le cose, dicendo: 5 «Io mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e vidi in estasi una visione: un oggetto, simile a una grande tovaglia, scendeva come calato dal cielo per i quattro capi e giunse fino a me. 6 Fissandolo con attenzione, vidi in esso quadrupedi, fiere e rettili della terra e uccelli del cielo. 7 E sentii una voce che mi diceva: Pietro, àlzati, uccidi e mangia! 8 Risposi: Non sia mai, Signore, poiché nulla di profano e di immondo è entrato mai nella mia bocca. 9 Ribattè nuovamente la voce dal cielo: Quello che Dio ha purificato, tu non considerarlo profano. 10 Questo avvenne per tre volte e poi tutto fu risollevato di nuovo nel cielo. 11 Ed ecco, in quell’istante, tre uomini giunsero alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. 12 Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell’uomo. 13 Egli ci raccontò che aveva visto un angelo presentarsi in casa sua e dirgli: Manda a Giaffa e fa’ venire Simone detto anche Pietro; 14 egli ti dirà parole per mezzo delle quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia. 15 Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, come in principio era sceso su di noi. 16 Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo. 17 Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che a noi per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».
18 All’udir questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!»”
 (Atti 11).

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Nel 42 il re Agrippa I di Giudea, che aveva avuto il trono da Caligola, perseguita i cristiani facendo decapitare l’apostolo Giacomo e arrestare Pietro il quale, miracolosamente liberato dal carcere, fugge altrove:

 

“1 In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa 2 e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 3 Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi. 4 Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5 Pietro dunque era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui. 6 E in quella notte, quando poi Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro piantonato da due soldati e legato con due catene stava dormendo, mentre davanti alla porta le sentinelle custodivano il carcere. 7 Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Alzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. 8 E l’angelo a lui: «Mettiti la cintura e legati i sandali». E così fece. L’angelo disse: «Avvolgiti il mantello, e seguimi!». 9 Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si era ancora accorto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell’angelo: credeva infatti di avere una visione.
10 Essi oltrepassarono la prima guardia e la seconda e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città: la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si dileguò da lui. 11 Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora sono veramente certo che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei». 12 Dopo aver riflettuto, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove si trovava un buon numero di persone raccolte in preghiera. 13 Appena ebbe bussato alla porta esterna, una fanciulla di nome Rode si avvicinò per sentire chi era. 14 Riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse ad annunziare che fuori c’era Pietro. 15 «Tu vaneggi!» le dissero. Ma essa insisteva che la cosa stava così. E quelli dicevano: «È l’angelo di Pietro». 16 Questi intanto continuava a bussare e quando aprirono la porta e lo videro, rimasero stupefatti. 17 Egli allora, fatto segno con la mano di tacere, narrò come il Signore lo aveva tratto fuori del carcere, e aggiunse: «Riferite questo a Giacomo e ai fratelli». Poi uscì e s’incamminò verso un altro luogo.”
  (Atti 12).

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Infine Pietro compare nel cosiddetto Concilio di Gerusalemme per discutere il trattamento da riservare ai pagani, che per l’apostolato di Paolo cominciavano ad abbracciare il messaggio cristiano. Pietro sostiene che la salvezza viene da Cristo e non dal «giogo della legge che né i nostri padri né noi abbiamo potuto portare» (Atti15, 10). Poi gli Atti non parlano più di lui, ma sappiamo che fu in Antiochia ove ebbe un aperto dissidio con Paolo, il quale lo accusò di ipocrisia per non volere più sedere a mensa con i pagani convertiti, dando così ragione a un costume tipicamente farisaico, sostenuto dai messi di Giacomo. Probabilmente Pietro fu anche a Corinto e infine a Roma.

Non si conoscono l’anno esatto, molti storici datano il suo martirio al tempo della persecuzione neroniana, intorno al 64 o al 65, e il modo della morte di Pietro, Tertulliano , il grande apologeta cristiano, dice che fu crocifisso.

Quanto alla sua sepoltura a Roma, attraverso le indagini archeologiche si è potuta confermare la tradizione che la poneva sul colle vaticano, dove Costantino aveva fatto erigere una basilica “sul sepolcro dell’Apostolo” e si è ritenuto anche di poter identificare le reliquie di Pietro.

Gli attributi che l’iconografia tradizionale ci consegna, oltre alle chiavi, simbolo per eccellenza, sono degni di nota la barca, che può divenire inoltre simbolo della Chiesa, le catene, il gallo, la croce capovolta del martirio, la croce pastorale triplice.

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